G&L nel tardo 2012 lanciò sul mercato una nuova versione della Asat, stavolta basata su pickup AlNiCo e non sui classici MFD progettati da Leo Fender. L'idea era quella di replicare quanto fatto con la Legacy, ovvero creare due versioni parallele dei propri flagship model: da una parte lo strumento in versione più moderna, dotato di pickup ceramici MFD (S-500 e Asat Classic), dall'altro una versione più adatta agli amanti delle sonorità vintage e quindi dotato di pickup AlNiCo (Legacy e Asat Classic AlNiCo).
La iFusion Tributer TV52 era uno dei modelli di punta di iFusion, marchio creato da un negozio inglese, The Guitar Emporium. Come fece anni fa Thomann in Germania, anche i ragazzi di TGE hanno provato la via della creazione di un proprio brand da declinare verso un bacino di utenza 'on the budget'. La particolarità di questo negozio fu quella di puntare su strumenti mancini e quindi di creare un'offerta di strumenti semplice, ma specificatamente mancina. Qualche strumento destro disponibile, ma soprattutto chitarre mancine. Una cosa meritoria che però evidentemente non ha pagato, vista la decisione di chiudere maturata nel 2018 e di interrompere l'esperienza.
L'idea di scrivere questo articolo è nata a fronte di ciò che vedo quotidianamente nel poco tempo che il mio lavoro lascia. In quel poco tempo mi capita di navigare a caso o sui social e quindi di imbattermi in annunci di strumenti musicali. Sempre più spesso mi trovo di fronte a truffe e contraffazioni. Alcune di queste fatte in buona fede (e con altrettanta buona fede ammesse, senza sapere di essersi appena dichiarati colpevoli di reato), altre fatte in malafede (sapendo benissimo di truffare). Alcune di queste sono veramente palesi, al limite del fantozziano. Altre sono molto molto molto fini e difficili da riconoscere senza esperienza e un occhio molto attento.
Acquistando una chitarra usata, mi sono ritrovato questo set di pickup montato su essa.
La curiosità di provare questo set ammetto che era presente, se non altro perché con esso Bruce Springsteen ci ha scritto pagine importanti della sua carriera. Questa è una famiglia molto particolare di pickup progettata da Seymour Duncan. E' stata pensata per porsi, nella gamma Duncan, come i pickup con l'output maggiore tra quelli AlNiCo. Per output ancora maggiori, si deve andare su altri tipi di magneti (ceramico o neodimio).
Per ottenere questo il buon Duncan ha letteralmente iperavvolto i suoi pickup, portandoli all'estremo. Se per esembio un pickup degli anni sessanta per Telecaster come set point di riferimento per la DC resistance ha un valore di circa 6.4 kOhm per il ponte, qui siamo attorno ai 17 kOhm!!! Si punta quasi al triplo!
Dopo aver pubblicato un articolo dedicato a distinguere tra le varie finiture che stanno sotto il cappello di 'sunburst', ecco finalmente la descrizione della procedura per realizzarne uno.
Tutto nacque una sera. Io e Luca parlavamo di possibili circuiti per una chitarra in costruzione. L'idea era quella di fare un circuito versatile e particolare, non proprio il solito trito e ritrito. Luca propone il circuito Mix di Frudua (http://www.youtube.com/watch?v=4YNhcOKGPhA). Un circuito carino, con molte opzioni proposte in maniera semplice.
Normalmente la mia scelta è lavorare con scelte e soluzioni applicate nel momento d'oro degli strumenti elettrici. Questa scelta porta a eseguire lavorazioni che possono essere richiedere molto tempo. Un esempio di questo è l'occlusione dei pori. Su un corpo in frassino mediamente significano 10 giorni di lavoro ripetuto e tanto olio di gomito. E' sempre necessario?
Il Custom Shop di Lefty.it non si ferma mai... dopo una lunga gestazione è entrato nella fase realizzativa il progetto che ha come base la Fender Duo Sonic II, ovvero una Mustang con ponte fisso. Il wiring originale di questo strumento è molto semplice e molto intuitivo. Ho voluto aggiungere a questo alcuni suoni in più, senza perderne.
Un utente abbastanza attivo della comunità mancina italiana sui social, qualche giorno fa, ha pubblicato un annuncio per cercare di vendere uno dei suoi ultimi acquisti. Una chitarra di plastica coi led all'interno del corpo e della tastiera.
Lasciando perdere il fatto (non proprio trascurabile invero) che secondo me quella chitarra non dovrebbe essere vendibile in quanto palesemente contraffatta (riporta il logo Ibanez sulla paletta pur non essendolo), è entrata di diritto nella mia Top 10 delle chitarre più brutte e di cattivo gusto che abbia mai visto.
Sfogliare per la prima volta il nuovo catalogo dei prodotti Fender nel 1971 (QUI potete sfogliarlo anche voi) per un negoziante di strumenti musicali deve essere stata una sorpresa... appena aperto, già a pagina 2, capeggiava la nuovissima Telecaster Deluxe, la nuova chitarra di punta della famiglia. Il negoziante deve aver strabuzzato gli occhi ed essersi domandato se fosse uno scherzo o se stesse sognando: si trattava di una chitarra Fender con due Humbucker. Le mascherine cromate dei pickup riportavano il logo Fender inciso, come a dire "no, non è un errore. E' davvero un prodotto Fender".
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