Riprende forme e caratteristiche della più blasonata Martin D28, quindi dreadnought.
A fine anni 80 la produzione ibanez avviene in Giappone.
Top in abete massello, fondo e fasce in mogano, tastiera in palissandro, manico in nato. Binding nero/bianco sulla parte superiore della cassa, nero sulla parte inferiore. Ponte in palissandro, meccaniche gotoh, dot in madreperla.
Scala di 640mm, spessore al capotasto di 43mm.
Il truss rod accessibile dalla buca. Ponte e capotasto in plastica. A suo tempo (1991) come si può vedere dal listino allegato il prezzo era intorno alle 250.000lire.
Strumento essenziale ma oggi rivalutato, a dispetto di una produzione seriale meno rifinita.
Adatta per lo strumming, questa chitarra è piuttosto versatile, ben si adatta anche a fingerpicking. L’ho sfruttata all’inverosimile, portandola sempre nella fodera ma anche in alta montagna. Ha resistito anche se porta qualche segno (piccola crepa sul top, all’altezza della spalla superiore). Non nasce amplificata, sarebbe interessante poterne sperimentare il suono con qualcosa in più di un vecchio “schaller” da buca, anche se le poche volte, attraverso un mixer, sono sempre riuscito ad ottenere una buona resa.
Quella delle foto non è l’originale, rubata nel 2003 e mai più ritrovata nonostante la scarsa rivendibilità. Spero che chi la dovesse aver comprata anche di seconda mano possa averle dato il giusto valore.
Sono riuscito, dopo numerose ricerche, a rientrare in possesso di un esemplare del 1989, ma con il ponte scollato e risistemato.
Esistono foto in rete di un certo Kurt Cobain ad inizio carriera con questa chitarra, segno che probabilmente, il rapporto qualità prezzo non doveva essere così male. Anche nel suo caso l’amplificazione era un pickup da buca.