Per cercare una risposta, iniziamo con l'analizzare ciò che offre il mercato, come possa essere sfruttato e le variabili che possono incidere.
Se negli strumenti acustici il legno ha un ruolo fondamentale, in quanto deve risuonare ed amplificare il suono, in quelli elettrici ha il ruolo di risuonare per permettere ai pick-up di rilevare le perturbazioni al campo magnetico e trasformare tali informazioni in suono. Il modo in cui i legni risuonano e reagiscono cambia il modo di rispondere delle corde e delle onde sonore generate, incidendo nel dare ad esse le caratteristiche timbriche.
Ogni tipo di legno o composizione di legni ha caratteristiche proprie, legate alla sua natura (rigidezza, densità) o al modo in cui essi sono tagliati oppure conservati (stagionatura). Questo rende chiaro che sapere il legno utilizzato per creare uno strumento od una parte di esso può darci informazioni, ma non essere esaustivo. A parità di materiale, il risultato sonoro può variare per esempio in funzione di come due tagli sono stati stagionati oppure se il taglio da cui provengono sia più interno od esterno o fatto più o meno vicino alla radice.
Le caratteristiche di un legno possono essere combinate con altri, in modo da variarne la risposta. Se ben eseguita, questa operazione permette di sommare i benefici di una tipologia di legno con quelle di un altro, permettendo così di sopperire ad alcune mancanze di quello che si intende usare come taglio principale, migliorando nettamente il risultato finale. Questo stratagemma è per esempio alla base dell'utilizzo di top laminati su alcuni strumenti, dove per esempio ad un legno che tende a dare enfasi alle frequenze mediobasse viene accoppiato uno con caratteristiche diverse per ottenere un suono più bilanciato e, cosa da non sottovalutare, un risultato esteticamente migliore, soprattutto nel caso di uso di legni particolarmente figurati.
Nel creare uno strumento musicale possono essere impiegati diversi legni. Alcuni possono essere usati pressoché per qualsiasi parte, altri per via dei costi o delle caratteristiche intrinseche è meglio siano usati solo per realizzarne alcune o solo in collaborazione con altri tagli (per esempio non tutti sono in grado di garantire la rigidezza necessaria a realizzare un buon manico).
Andiamo ad analizzare in modo molto breve e schematico i principali legni impiegati normalmente, descrivendone in maniera sintetica le caratteristiche e come possano essere impiegati. Una domanda può sorgere spontanea: perché proprio quei legni e non altri? La risposta non è semplicissima… spesso essi sono usati perché storicamente alla base di alcuni degli strumenti più famosi, spesso non perché particolarmente pregiati (basti pensare che le prime Telecaster erano realizzate in Pino Nero) ma perché facilmente reperibili o dotati di un buon rapporto qualità/prezzo, possibilmente più orientato verso il prezzo (Ontano). Alcuni dei legni indicati sono stati scelti per le loro qualità estetiche, oltre che per le loro qualità sonore.
Per ogni legno analizzato, sarà allegato anche il tune-o-meter, una specie di termometro disegnato dai fratelli Warmoth per indicare quali sono le frequenze che esso tende ad esaltare.
Ontano (Alder)
L'ontano è uno dei legni più utilizzati per realizzare chitarre, soprattutto grazie all'utilizzo intensivo che ne ha fatto Fender per i suoi strumenti. Esso viene scelto per la sua economicità e per il suo suono bilanciato. E' un legno mediamente denso e abbastanza leggero, con una grana fine.
Non è particolarmente figurato e ben si sposa con un top che invece aggiunga sustain.
Frassino (ash) / Frassino di palude (swamp ash)
Il Frassino è uno dei legni più utilizzati per realizzare il corpo di uno strumento, per via delle sue caratteristiche sonore. Esistono diversi tipi di frassino utilizzabili, ognuno con le proprie peculiarità. Di norma e' un legno molto denso ed abbastanza pesante, con un suono molto articolato e ricco, con un buon sustain. Normalmente ha una colorazione chiara e molto venata, che lo rende ottimo per finiture trasparenti in cui risaltare.
Con il termine "Frassino di palude", swamp ash, non si indica una particolare specie, ma la provenienza. Si tratta infatti di assi di alberi provenienti da zone molto umide e paludose (quelle più preziose e stimate vengono dalla zona del Mississipi). Questo dona al legno un peso minore ed un suono con una maggiore incidenza delle grequenze basse, senza perdere il tipico calore e l'enfasi sulle medie. E' il legno utilizzato da Leo Fender per realizzare le prime Stratocaster e tutt'ora molto stimato ed alla base di molti strumenti.
Mogano (mahogany)
Il mogano è un legno con una particolare grana incrociata, che gli dona grande stabilità e solidità, oltre ad un suono molto caldo ed un buon sustain.
Queste caratteristiche permettono di essere utilizzato in diversi modi per realizzare uno strumento: può essere usato per creare manici o corpi (scelta tipica di Gibson), magari abbinato con un top in acero figurato, oppure per creare il core o le ali di un basso neck-through.
Normalmente si è sempre utilizzato il mogano proveniente dal Sud America (molto stimato è il mogano dell'Honduras). L'abbattimento delle foreste amazzoniche e la conseguente difficoltà nel reperimento ha portato verso l'uso di altri membri della famiglia, come ad esempio il mogano africano.
Korina
Il Korina Limba è un albero tipico del continente africano. Ha caratteristiche tonali molto simili a quelle del mogano, con una spruzzata di frequenze medie in più ed un peso inferiore. Esso viene spesso scelto per il fatto di essere un legno molto figurato, che permette di realizzare corpi o top molto belli esteticamente da vedere. Normalmente vengono utilizzate due famiglie di Korina: quella nera (Black Korina), dal tipico colore olivastro, e quella bianca (white Korina), dai toni più vicini al color panna.
Koa
Il Koa è un albero della famiglia delle Acace che cresce solo sulle isole Hawaii. E' un legno molto pregiato e protetto, e questo lo rende difficile da trovare in grandi quantità e molto costoso.
Ha una sonorità molto calda, che enfatizza le frequenze medie e medio-basse. E' un legno molto figurato e decisamente bello da vedere, ottimo per realizzare il corpo o il top di uno strumento, oppure per realizzare un ukulele.
Ammetto che una chitarra in Koa è il mio sogno proibito.
Noce (Walnut)
Il noce è un legno dalle caratteristiche simili a quelle dell'acero, senza averne la stessa enfasi sulle frequenze alte, unita ad un impatto estetico molto gradevole: le assi risultano infatti essere molto figurate e con diverse tonalità di marrone a disegnare la grana.
Tiglio (Basswood)
Il Tiglio è un legno molto utilizzato per la sua economicità, la facilità di lavorazione e la disponibilità, caratteristiche che lo rendono la scelta principale per strumenti di fascia bassa e bassissima (non a caso è il legno principalmente utilizzato da Ibanez e Squier). Esso inoltre risulta essere molto leggero. Non ha grosse venature, quindi spesso viene utilizzato con colorazioni solide.
E' un legno molto anonimo. Non ha una gran sonorità, però è dotato di un buon volume.
Acero (Maple)
L'acero è un legno molto duro e resistente (non a caso si parla di "Hard rock maple"), utilizzatissimo per creare strumenti. Esso in particolare è dotato di grande rigidità e densità, che permettono di realizzare anche parti che debbano essere in costante tensione e sotto sforzo, come ad esempio il manico. Pochi altri legni riescono ad avere un rapporto così ottimale tra rigidità e capacità di propagare suono e vibrazioni al suo interno. Questo tipo di legno ha un suono molto brillante, un ottimo sustain e un volume molto elevato.
Normalmente la famiglia più utilizzata di questa pianta è il già citato Hard Rock Maple, proveniente dal nord degli Stati Uniti o dal Canada. Oltre a questo vengono anche utilizzate le varietà Fiammato (Flamed Maple), Occhiolinato (Birdseye Maple), Quilted (Quilted Maple) e Spalted (Spalted Maple). Con tali nomi non si indica una specifica specie di Acero. Essi indicano la grana/figuratura che il legno descrive. Essa normalmente è frutto di una malattia genetica (Flamed, Birdseye e Qulted) non prevedibile e non "pilotabile", che viene scoperta solo al momento del taglio (dall'esterno è impossibile distinguere una pianta di acero "normale" da una che produrrà assi figurate) o dell'azione mortale di un fungo (è il caso dello Spalted Maple). Queste varianti, molto più belle esteticamente da vedere, sono ottime da usare per realizzare anche dei fantastici top laminati da sposare con legni che enfatizzano le frequenze medie o medio-basse, come ad esempio frassino (l'accoppiata swamp ash - quilted o flamed maple e' una delle preferite per esempio da John Suhr o da G&L) oppure mogano (credo basti fare un nome: Gibson Les Paul).
E' importante mettere in evidenza che, se da una parte queste varianti rendono lo strumento esteticamente più bello, esse possono anche risultare maggiormente instabili rispetto all'hard-rock maple oppure essere più difficili da lavorare (e quindi fortemente sconsigliato se non siete particolarmente esperti nel lavorare il legno e nel rifinirlo). Il primo caso è quello tipico dell'Acero Occhiolinato (al punto che certi produttori danno una garanzia di soli sessanta giorni su manici prodotti a partire da questa variante), mentre il secondo e' quello dello Spalted Maple.
Una particolarità è sicuramente il Roasted Maple. Si tratta di una particolare lavorazione che viene applicata all'acero, ad alta temperatura, che dona alle assi un colore scuro, molto diverso da quello chiaro tipico di questo legno. Il legno trattato in questo modo risulta essere molto risonante, con un'ottima stabilità e capacità maggiore di sopportare cambi di umidità e di temperatura, risultando comunque più leggero del normale.
Palissandro (Rosewood)
Assieme all'acero, è il legno in assoluto più utilizzato per la realizzazione delle tastiere degli strumenti. Può essere usato anche per creare altre parti, anche se spesso l'uso viene limitato alla tastiera per via del peso.
Questo tipo di legno deve il suo successo al suo caratteristico tono caldo, ottimo per controbilanciare un manico creato a partire da un legno più brillante come ad esempio l'acero.
Attualmente la variante più utilizzata è quella indiana (si parla infatti di palissandro indiano), mentre quella più desiderata è quella Brasiliana, specie protetta ed a rischio di estinzione a causa dell'abuso nel secolo scorso.
Negli ultimi anni, a queste due famiglie si è aggiunta quella proveniente dal Madagascar. Molto stimata ed apprezzata, è stata posta sotto protezione per evitarne un abuso che la porti nella stessa situazione del collega brasiliano.
Tagli utilizzati
Normalmente per sezionare un albero vengono utilizzati tre tipi di tagli, ovvero il taglio di quarto (quarter sawn), tangenziale (flat sawn, slab sawn, slab cut) e rift sawn. A sinistra è riportata un'immagine in cui sono riportati i tre tagli.
Come è possibile notare il taglio flat è quello che permette di avere il maggior numero di assi utilizzabili e di dimensioni maggiori, mentre quello di quarto permette di ricavarne molte meno, di cui solo 4 veramente di quarto. Più ci si sposta verso l'esterno e più il taglio diventa simile al rift sawn.
Questo comporta che le assi quarter sawn siano un numero minore e di conseguenza più costose e pregiate e quindi meno utilizzate, nonostante questo tipo di taglio permetta di produrre componenti più rigide e meno soggette a deformazione. Se possibile, si consiglia caldamente di partire (o, meglio, di chiedere di partire) da un'asse generata da questo tipo di taglio per realizzare il manico del vostro strumento. Sicuramente ne guadagnerà in termini di stabilità nel tempo.
Ora che sono stati descritti i principali legni usati, le loro caratteristiche e come vengano normalmente impiegati o tagliati, è possibile rifare la domanda iniziale: quale e' l'impatto che ha il legno su uno strumento a corda elettrico, chitarra o basso che sia?
In questo ci viene incontro un interessante test proposto da Luca Villani, cuore e mente di I-Spira, azienda italiana che realizza ottimi pick-up. Ha proposto un blind test in cui eseguiva lo stesso giro con tre strumenti diversi, basati su caratteristiche simili e usando lo stesso pick-up, senza specificare altro. Per chi volesse cimentarsi in questo test, può ascoltare le registrazioni qui e divertirsi a cercare le differenze tra i tre sample: http://www.i-spira.com/legni.htm
Successivamente, ha svelato la natura dei tre strumenti usati: http://www.i-spira.com/legni2.htm
Il risultato di questo blind test sembra dimostrare una cosa molto importante: l'impatto del legno sul suono finale di uno strumento elettrico è presente, ma forse non è così preponderante e facilmente distinguibile. Questo confermerebbe quanto espresso tempo fa da Steve Grom, responsabile della produzione di G&L, che in proposito disse che dalla sua esperienza il 60% del suono di uno strumento è determinato dal pick-up, il 30% dal corpo ed il restante 10% dal resto (manico, meccaniche, capotasto, etc). Certo, probabilmente non basterà installare dei pick-up Fralin su un corpo in Tiglio per trasformarlo in uno strumento fantastico… però forse si avvicinerà più di quanto normalmente si è portati a pensare.
Forse la sintesi perfetta è che sono i pick-up a fare il suono, ma il legno può essere la differenza tra un buono strumento ed uno ottimo.
Ovviamente, da questo discorso esulano molti aspetti come la comodità, la suonabilità e la precisione della costruzione, oltre all'estetica, aspetti fondamentali ma legati più alle scelte del produttore ed alla qualità che offre, più che al legno in se'.
Reference:
Questo articolo è stato realizzato confrontando la mia esperienza con quella proposta dagli autori di diversi approfondimenti. In particolare come fonti ho usato i seguenti contenuti:
- Body Wood Options sul sito dei fratelli Warmoth: http://www.warmoth.com/Bass/Options/WoodDescriptions.aspx
- L'Enciclopedia Frudua sulla costruzione della chitarra elettrica (articoli sui legni, sul loro taglio, accoppiamento): http://www.frudua.com/guitar_craftpedia.html
- The Wood Database: http://www.wood-database.com/
- Legni Corpo, su Gianand.it: http://www.gianand.com/it/IT/info/Legni-corpo-chitarra.htm
Ovviamente non può mancare un ringraziamento speciale a Luca Villani per aver realizzato il blind test (http://www.i-spira.com/legni.htm e http://www.i-spira.com/legni2.htm)!!!
Le immagini di copertina e gli altri scatti di repertorio durante la lavorazione sono di proprietà di G&L Musical Instruments e tratti dalla loro pagina Facebook: https://www.facebook.com/GnLguitars?fref=ts
Le immagini dei tune-o-meter e di esempio di corpi realizzato coi legni presentati sono ricavate dal sito dei Warmoth.
L'immagine che descrive i vari tipi di taglio dal sito di Frudua.