Le chitarre ed i bassi, storicamente, sono stati prodotti in legno. Salvo alcuni sporadici prodotti in metallo e qualcuno addirittura in plastica, per creare uno strumento musicale a corda il legno è una componente basilare. Componente basilare su cui si discute e disquisisce su quale sia il legno migliore o quale sia più adatto o risuonante per ottenere il suono… ma quanto effettivamente è importante e quanto un legno può impattare qualitativamente?
La domanda non è retorica: dove arriva veramente l'importanza dei legni e dove inizia il marketing e le fisime dei puristi? C'e' chi dice che il legno del corpo ha un ruolo fondamentale per la definizione del suono, chi invece è convinto che sia il manico a fare la differenza, e chi invece siano i pick-up ad avere un ruolo primario. Tante posizioni diverse e non sempre compatibili, in cui forse la verità è nel mezzo… o forse no?
Secondo il design ideato da Seth Lover (e tutt'ora utilizzato) ogni humbucker e' formato da due bobine in serie e in opposizione di fase. Se una e' avvolta in senso orario, l'altra lo è in senso antiorario. Esse vengono prodotte separatamente, una per volta, e successivamente eventualmente giuntate alla fine degli avvolgimenti.
Dopo aver parlato dei condensatori in un precedente articolo ( http://www.lefty.it/index.php/leftypedia/88-condensatori-ed-impatto-sul-suono ), credo sia naturale stavolta parlare dei potenziometri.
I potenziometri sono resistenze variabili, ovvero dei componenti in grado di variare il valore della resistenza tra due poli. L'utente, tramite un cursore ad albero, è in grado di agire sul sistema e quindi impostare il valore della resistenza.
Regolarmente monitoro i report statistici relativi a lefty.it. E' interessante per capire cosa interessa agli utenti ed in linea di massima darmi un'idea su quali argomenti trattare. In particolare in questo e' utilissimo il report relativo alle keyword tramite le quali veniamo "trovati" tramite i motori di ricerca. Questo articolo nasce proprio leggendo quelle informazioni.
Settare alla perfezione uno strumento e' un lavoro lungo e non sempre "aiutato" dallo strumento stesso (c'e' chi dice che per quanto la si possa regolare, la Stratocaster sarà sempre ad un passo dal setting perfetto). In questo articolo verranno illustrate le attività che svolgo normalmente per settare una chitarra od un basso. Ovviamente, le stesse attività possono essere replicate su pressochè qualunque strumento a corda.
Cari amici, oggi affronteremo quella che per un mancino alle prime armi e' LA domanda, e che spesso in seguito tormenta il musicista: sono mancino, meglio che suoni "da mancino" (ovvero con la sinistra a diteggiare e la destra sul manico) oppure "da destro", come suona più del 95% della gente che incontriamo?
Questa è una scelta che può cambiare decisamente le sorti del mancino, decretandone fortune o sfortune, e qualunque sia la scelta comporta vantaggi e svantaggi.
Per formare il circuito di una chitarra si usano diversi componenti. Che sia un circuito attivo o passivo, difficilmente sarà possibile realizzarlo senza la presenza di almeno un condensatore.
Spesso case costruttrici e musicisti in generale sottovalutano l'importanza dei condensatori, ignorando quanto esso possa influenzare il suono dello strumento. Non è raro trovare chitarre con legni di un certo livello, pick-up di pregio e condensatori schifosi, da pochi centesimi. Un investimento relativamente contenuto può influire molto, ricordando comunque che esso può contribuire a migliorare, ma non trasformerà mai una Squier in una Suhr!
Esso è un cosiddetto componente passivo, in grado di accumulare una certa quantità di energia ed in relazione ad essa mutare il suo comportamento.
Con il termine sustain si intende la durata (normalmente misurata in secondi) di una nota pizzicata su un determinato strumento. In poche parole, quanto è in grado di tenere la nota suonata. Ovviamente, questo è un indice di qualità del giocattolo che si vuol testare. Non è il solo indice, ma di sicuro è un elemento da tenere in considerazione nelle proprie valutazioni.
Il sustain dipende da un sacco di fattori, di cui alcuni intrinseci allo strumento (dipendono direttamente dal processo di produzione o dalle scelte costruttive), mentre su altri è possibile intervenire per aumentarlo.
Quando consiglio qualcosa, consiglio sempre qualcosa che IO comprerei per ME STESSO. Non consiglierei mai di acquistare un prodotto che io per primo non userei. In collaborazione con Ale e partendo da questo principio, abbiamo redatto questa piccola guida, con lo scopo di aiutare chiunque si trovi di fronte al fantastico dubbio su quale chitarra nuova acquistare.
Nonostante il mercato offra una frazione degli strumenti e delle varianti a disposizione dei destri, ci sono comunque un certo numero di prodotti tra cui scegliere. L'idea di questa guida è dare un'idea di quelli che noi consigliamo, divisi per fascia di prezzo.
Oggi parleremo dell'allineamento dei magneti su un pick-up e del relativo impatto sul suono.
I pick-up, salvo qualche variante e qualche miglioramento produttivo, sono pressoché fermi agli anni cinquanta, a quanto progettato da Leo Fender e da Seth Lover rispettivamente per Single coil e humbucker. Da allora di grosse evoluzioni non ce ne sono state, salvo qualche rara eccezione (per esempio i Lace Sensor di Don Lace, che non hanno ottenuto grosse fette di mercato. Si sono ricavati una nicchia, non di più).
Se è abbastanza evidente come la variazione di certe specifiche (numero avvolgimenti, filo usato nella bobina, caratteristiche del magnete) influenzino il suono, non sempre viene considerato in questo discorso l'impatto della scelta su come allineare i magneti presenti nel pick-up. Normalmente esistono due soluzioni:
Il suono di una chitarra elettrica è indissolubilmente legato alla tipologia e qualità dei pick-up. Sicuramente legni e finiture sono importanti, ma una parte importantissima è legata ai trasduttori.
La scelta di una di una tipologia (single coil? Humbucker? P90?) o di un modello può variare il risultato finale, quindi nella ricerca del proprio suono è fondamentale tenerne conto.
Una volta scelto appunto la configurazione dei pick-up, è importante decidere se si preferisca scegliere tra quelli AlNiCo o Ceramici.
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