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Fender American Vintage 52 Telecaster Featured

disclaimer: da (mettete insulto di vostro gradimento), nella fretta non ho fatto fotografie. Ergo, per questa recensione, userò foto di repertorio prese principalmente da due annunci (questo e questo). Sorry

Un amico di Lefty.it doveva passare da me per delle modifiche alla circuitazione di un suo strumento. Oltre al giocattolo che necessitava di pickup nuovi mi ha portato il pezzo forte della sua collezione, ovvero una Fender American Vintage 52 Telecaster mancina del 2012. 

 

klq1tdyx1bq7jbaeirtlIndicare l'anno di produzione con certi marchi e certi strumenti è fondamentale, in quanto alcuni produttori tendono a cambiare alcuni dettagli dei propri strumenti (non tutti) di anno in anno, apportando migliorie o adattandoli meglio al mercato. Se per esempio negli anni la serie 'standard' messicana è cambiata poco come specifiche, la American Vintage ha visto ogni anno dei piccoli adattamenti. Niente di rivoluzionario, niente che abbia cambiato la storia dello strumento o di quella famiglia, ma piccoli segni di una ricerca continua dei dettagli e di una attenta analisi del mercato per capire cosa si aspettino i potenziali acquirenti.

Per capire meglio il discorso, faccio qualche esempio: fino al 2010 o 2011 i circuiti della '52 erano realizzati usando condensatori in polipropilene. Inoltre la circuitazione (condensatori a parte) era una riproduzione fedele del circuito usato da metà '52 fino al '67, con la descrizione di come modificarlo per trasformarlo in un circuito 'post 67', ovvero quello 'classico' della Telecaster. 

A partire dal 2011 iniziarono a invertire la scelta offrendo il circuito standard con allegate le parti per ricreare quello originale e fu introdotto l'uso di condensatori carta olio (PIO), riproduzione di quelli usati al tempo da Fender. Nel giro di qualche anno questa soluzione fu abrogata. Solo circuito standard con PIO.

Evidentemente, il circuito originale era poco gradito dagli acquirenti di questo strumento. Personalmente non la ritengo una sorpresa... quel circuito è carino, ma molto molto meno versatile e usabile rispetto a quello divenuto oramai uno standard delle Telecaster.

A questo aggiungiamo che in certi periodi è stata proposta anche con il circuito precedente, quello con il blend tra i pickup, tipico degli strumenti dal 1950 a metà 1952.

Per chi volesse approfondire il discorso, rimando a un articolo dedicato a questa circuitazione: CLICCA QUI per il circuito dal 1950 a metà 1952. CLICCA QUI per il circuito da metà 1952 al 1967.

Oltre a questo a lungo è stata proposta (soprattutto durante il periodo iniziale, quando le '52 reissue non erano ancora "American Vintage" ma prodotte solo in Giappone), il ponte era un ashtray a sei sellette e non a tre (negli strumenti almeno dal 2011 in poi vengono offerti entrambi i ponti, con quello a 6 sellette presente all'interno del case).

tz1c5cxvmuyobffcf91zNel 2017 la AVRI 52 Telecaster ha visto un restyle dello shape del manico, con l'introduzione di una sagoma sempre profonda e cicciona, ma leggermente più scavata. Una specie di via di mezzo tra un V-Shape e un U-Shape. Fender ha giustificato questa scelta dicendo che questa nuova forma ha dei vantaggi di ergonomia e è più fedele agli strumenti del tempo. C'è da dire che però al tempo il lavoro era molto manuale e poco sistematico in Fender, ergo non solo cambiavano le specifiche di anno in anno, ma anche in base all'operaio e a come gli veniva il singolo pezzo.

In questo caso si tratta di una American Vintage 52 Telecaster del 2012, che monta un circuito moderno con condensatore carta olio da 0,5 uF. 

A prima vista lo strumento si presenta impeccabile (anche grazie alla cura del proprietario, ovviamente): più lo guardo e lo confronto mentalmente con i dettagli caratteristici di uno strumento del tempo e più trovo questa riedizione precisa a livello estetico. L'idea è quella di offrire la riedizione non di uno strumento nuovo, ma di uno nato nel 1952 con qualche anno di vita, dove la finitura blonde si è ingiallita a causa del tempo fino a prendere quel tipico 'butterchootch blonde' che mentalmente viene da sempre associato alla Telecaster.

La finitura al tatto è molto morbida e piacevole. Una finitura spessa, tirata a lucido, nitro. Unico difetto probabilmente è l'essere solo semitrasparente, in cui le venature del legno appaiono in un gioco di 'vedo-non vedo'... ma è questione di gusti. Giustamente, se deve essere reissue, questo strumento prende anche nella finitura le caratteristiche che aveva al tempo. Anche allora era abbastanza coprente, quindi ok così.

Rispetto al passato è cambiata la procedura usata per eseguire la finitura, in modo da accelerare i tempi e non far esplodere il costo di questi strumenti. La nitro viene spruzzata solo nella parte finale, sopra un sealer poliuretanico. Negli anni successivi questo processo è stato modificato in modo da ridurre l'uso della base poliuretanica al minimo e realizzare una finitura meno spessa.

Appena imbracciata questa Tele mi ha fatto sentire 'a casa': sento subito di avere in mano uno strumento con le caratteristiche che mi aspetto e che . Pesante come gli strumenti del tempo, grazie a un corpo in frassino. Se amate gli strumenti leggeri, questa non è la vostra chitarra. Questa Telecaster pesa, come pesavano gli strumenti del tempo. Non un peso eccessivo, non stiamo parlando di una chitarra da 10-12 chili, ma nemmeno di uno strumento da 2 kg.

4I1A7374 2 1 2000xLa sorpresa maggiore è il comfort del manico. Il U-shape è sicuramente un manico ciccione, più spesso rispetto a quelli usati oggi sulle produzioni moderne, ma estremamente comodo e ergonomico. Anche con mani piccole è gestibile senza problemi e senza disagi. Mi ha fatto subito venire voglia di avere una chitarra con quel tipo di manico. Non credo sostituirà mai nella mia scala di preferenze il mio amato v-shape, ma di sicuro è l'elemento che più mi ha dato voglia di acquistare una Tele AVRI 52. Molto ben fatto, con una finitura lucida impeccabile, ed estremamente comodo da suonare. Cosa posso volere di più? Certo, consiederate questo come parere personale (per esempio il suo proprietario mi diceva che invece lui aveva faticato ad adattarsi a questo tipo di manico, e che preferiva soluzioni più moderne e magari con raggio 9,5''), ma mi è piaciuto parecchio.

Connessa la chitarra all'amplificatore, le impressioni positive avute finora vengono confermate definitivamente: siamo di fronte a un ottimo strumento, degno di essere al top della gamma Fender. I pickup suonano frizzanti e pieni di twang, esaltati dal fatti di potersi esprimere al meglio grazie a un condensatore carta-olio che non elimina a prescindere tutta una serie di frequenze alte, più che mai fondamentali per uno strumento che si rifà agli anni cinquanta e che si è fatto un nome proprio su questo suono caratteristico.

Il suono brillante e la risposta al tocco sono esattamente come mi aspetto, tipicamente Telecaster nel suo essere povero e orientato soprattutto sulle frequenze alte. Confrontata con la mia Lefty The 56 Sound, che monta dei Fralin Stock Tele, le differenze sono veramente minime.

Unica pecca è la circuitazione, sviluppata 'mancina' senza usare potenziometri antilogaritmici: questo di fatto toglie allo strumento tutta una serie di possibili sfumature nell'uso del volume e dei toni, almeno nella sua configurazione 'stock'. Fortunatamente, come descritto nell'articolo sulle circuitazioni mancine, basta poco per risolvere. Basta rifare il circuito da destro oppure sostituire i potenziometri con degli omologhi antilogaritmici per risolvere la cosa e dare alla chitarra maggiore versatilità e colori.

Se coi puliti il risultato è ottimo, quando si parla di distorsioni il suono povero di questo strumento diventa una manna: anche gli overdrive o i fuzz più spinti sono totalmente in controllo. A titolo personale segnalo che il meglio l'ho ottenuto con un Big Muff Civil War oppure con il Carl Martin Plexitone Dual Channel, ma anche con gli altri pedali i risultati sono stati notevoli. Certo, se si cerca di andare su certi tipi di sonorità a questa Tele manca un po' di spinta, ma non è nemmeno il campo per cui è progettata e nemmeno ci si aspetta possa ottenere grandi risultati (almeno nella configurazione stock).

In generale questa Telecaster si sposa bene con gli effetti di qualsiasi tipo, nonostante un carattere proprio e ben definito.

4I1A7356 2 1 2000xIn poche parole... Fender American Vintage '52 Telecaster
Pregi: Strumento di ottima qualita', al top di gamma Fender
Difetti: costo, circuitazione mancina senza usare pots antilogaritmici

Eventuali modifiche consigliate:
- Rifare il circuito. Rifarlo come quello di uno strumento destro o usando potenziometri antilogaritmici.

A chi potrebbe piacere:
- a chi vuole uno strumento di qualità, versatile

Scheda:
Produttore: Fender
Modello: American Vintage '52 Telecaster

Corpo: Frassino (2 o 3 pezzi)
Top: -
Finitura: Butterschootch blonde trasparente

Manico: Acero
Tastiera: Acero
Tasti: 21
Raggio: 7,25
Taglio: Flat
Tasti: Vintage
Costruzione: Manico Avvitato

Capotasto: osso

Ponte: Vintage Telecaster Ashtray a 3 sellette. All'interno del case è presente anche un ponte ashtray a 6 sellette.

Controlli: Switch a 3 vie, Volume, tono.

Pickup: 2 single coil AlNiCo V.
Configurazione: SS

Prodotta in: Stati Uniti d'America
Garanzia: 2 anni

Link: https://shop.fender.com/en-US/electric-guitars/telecaster/american-vintage-52-telecaster/0110202850.html 

Service Manual / schematica: https://p4.zdassets.com/hc/theme_assets/549136/200076499/010-0222C_SISD.pdf


Comments   

#1 Luca 2019-02-24 02:14
great article!

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