Per motivi che onestamente non riesco a capire, sia nelle produzioni americane che quelle messicane una certa linearità nello standard qualitativo è un qualcosa di sconosciuto. Nella stessa partita possono esserci chitarre bellissime, che suonano in maniera fantastica assieme a dei pezzi di legno amorfi e con il carattere di una gelatina. Per questo e' fondamentale sempre provare lo strumento con cura prima di acquistarlo. Nel caso poi di uno strumento usato, in cui si aggiungono altre variabili legate all'uso (anche se a volte sarebbe meglio dire "abuso") e lo stato di conservazione, la prova e' ancora più importante.
In questo caso, fortunatamente, la chitarra era già di suo buona e il proprietario era stato nel complesso abbastanza bravo a tenerla. Qualche segno, come si evince dalle foto, come e' normale per uno strumento che dopotutto ha quasi 15 anni di vita. Onestamente, ho visto strumenti messi in condizioni peggiori (i riferimenti ad una Stratocaster Giapponese dove era evidente che il proprietario avesse fatto entrare acqua nella fossa dell'elettronica sono puramente casuali).
Doverosa precisazione: il commento precedente, sulla qualità random, si applica soprattutto ai prodotti che escono dagli stabilimenti messicani, americani e cinesi. Fanno eccezione quelli giapponesi, che invece hanno standard produttivi alti e molto più lineari. Le Fender MIJ sono quelle su cui si va più sul sicuro. Ovviamente, in Italia al momento non vengono importate da tempo. Bisogna importarsele da se' o andare sul mercato dell'usato.
La chitarra al primo impatto risulta decentemente finita. Il manico e' gloss, abbastanza ben finito (non siamo ai livelli di prodotti di fascia superiore, ma ampiamente sopra o per lo meno al livello che e' lecito aspettarsi da un prodotto di questo tipo; non e' nemmeno lontanamente paragonabile al non finito della Squier) e, cosa più importante, dritto. Il raggio e' quello classico 9.5'' ed una sagoma C-shape e permette di settare la chitarra con un acting basso. Il tipico manico che ti aspetti per questo modello, per certi versi qualitativamente meglio di molte altre sue gemelle.
Unico appunto negativo e' il capotasto in plastica (o, per usare i termini della pagina del prodotto sul portale Fender, "synthetic bone"… chiamatelo come volete, sempre di plastica rimane). Sostituirlo con un capotasto di osso (non sintetico) o di altro materiale a vostra scelta sicuramente migliorerà non poco il sustain dello strumento.
Il taglio flat da una piacevole venatura al manico (in questo e' stato un esemplare abbastanza fortunato).
Il corpo ha una finitura gloss omogenea e ben fatta. E' in ontano, e questo da leggerezza allo strumento. La chitarra e' verniciata color crema, con una finitura a base poliuretanica non trasparente. Questo impedisce di vedere la qualità del legno usato e, soprattutto, di quanti pezzi e' formato il corpo (anche se spesso, in queste situazioni, la Fender ha fatto ricorso ad un top laminato proprio per nascondere la non eccelsa qualità dei legni utilizzati).
Fin dal primo approccio la chitarra risulta in linea con le aspettative: e' una Strato, con tutti i pregi ed i difetti dello strumento. L'impressione e' che stavolta la roulette della qualità abbia detto bene, che sia uno strumento di quelli fortunati, prodotti bene. Suonata "unplugged" risulta avere una buona voce, morbida. Ovviamente, l'assenza di un top in acero non le da un sustain particolarmente prolungato (ovviamente questo non è causato solo dal corpo, ma anche da meccaniche, dal ponte vintage e dalla scelta di settaria con un acting basso e corde molto fini. Diciamo che era facilmente prevedibile e non è qualcosa di irreparabile).
Una volta collegata, non tradisce le aspettative… suono tipico da Strato, leggermente nasale, cristallino. Come capita quasi sempre sulle Stratocaster, i magneti (configurati come staggered, con quelli centrali più alti rispetto a quelli esterni) dei pick-up non sono allineati con le corde in modo preciso… non una novità, purtroppo.
Ovviamente, anche in questo caso non hanno resistito alla tentazione di disegnare/realizzare il circuito al contrario rispetto a quello di un destro, salvo poi mettere sui potenziometri i cap standard (ovvero con le numerazioni adatte ad una chitarra destra). Probabilmente è una questione di principio fare questa scelta.
I potenziometri rispondono benino, anche se dal suono (e dalla risposta) è evidente l'uso di un condensatore economico e non di qualità. Cambiarlo è sicuramente una delle operazioni prioritarie da mettere in conto (anche perché è una di quelle meno costose e che da un miglioramento netto al suono). La circuitazione è quella classica della Stratocaster.
In sintesi… siamo stati fortunati. La chitarra è buona, molto di più di molte sue sorelle "conterranee" messicane che ho avuto in mano. Un buon prodotto, con il classico suono Stratocaster. Qualche magagna nella circuitazione c'e', ma niente di insuperabile. La base e' buona. Il dubbio e' che questo sia uno strumento fortunato.
In poche parole… Fender Stratocaster Standard LH MiM
Pregi: e' una Strato, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti.
Difetti: hit or miss… la qualità degli stabilimenti Fender è rigorosamente random (discorso a parte per gli stabilimenti Giapponesi, dove lo standard e' elevato e molto più lineare). Puoi trovare lo strumento fantastico in mezzo ad altri che suonano poco o non suonano proprio. Sono da provare con cura e con attenzione. DA PROVARE SEMPRE (S E M P R E) PRIMA DI ACQUISTARE!
Non apprezzabile la scelta di un ponte vintage style. Sarebbe stato meglio quello standard moderno a due perni.
Eventuali modifiche consigliate:
- rifare il circuito mettendo un condensatore migliore;
- cambiare il capotasto;
- cambiare il blocco metallico del tremolo con uno di qualità migliore (modifica economica e che da maggiore solidità al ponte oltre che maggiore sustain);
A chi potrebbe piacere:
- A chi vuole il classico suono Stratocaster ad un prezzo non eccessivo.
Scheda:
Produttore: Fender
Modello: Stratocaster Standard LH
Corpo: Ontano (non e' possibile stabilire di quanti pezzi sia formato)
Top: -
Finitura: Crema (disponibile anche in Candy Red, Black, Lake Placid Blue, Brown Sunburst, Midnight wine, Arctic White)
Manico: Acero
Tastiera: Acero (disponibile anche in Palissandro)
Tasti: 21
Taglio: Flat
Raggio: 9,5
Tasti: Medium Jumbo
Costruzione: Manico Avvitato
Capotasto: plastica
Ponte: Vintage Tremolo
Controlli: Switch a 5 vie, Volume, tono peck, tono middle
Pickup: 3 single coil Ceramici Standard, staggered
Configurazione: SSS
Prodotta in: Messico
Garanzia: n.p.
Link: http://www.fender.com/en-IT/guitars/stratocaster/standard-stratocaster-left-handed/
Service Manual / schematica: http://support.fender.com/service_diagrams/stratocaster/013-4620_22C_SISD.pdf