Nelle diverse fasce di prodotto è in grado di offrire strumenti di qualità a prezzi molto invitanti, tanto nel settore Entry Level (a cui appartiene la Pacifica 112) che in quelli più pregiati (basti pensare alla Stern Signature o al basso BBNE2 Nathan East Signature).
In questo la Yamaha Pacifica 112 non fa eccezione. Fin dal primo contatto, la prima volta che la si prende in mano, rende subito chiaro di essere uno strumento molto migliore rispetto al prezzo a cui viene venduta. I legni sono di buon livello, con un corpo in 3 pezzi (cosa che le paricosto Squier non si sognano, e che spesso nemmeno le Fender Made in Mexico possono vantare). Le finiture sono forse un po' spartane (i tagli sono molto netti, niente a che vedere con le stondature morbide di una Strato, ma questo non toglie che il legno dia subito un senso di qualità).
La tastiera ha un raggio molto ampio, quasi 14. Non è il raggio 16 delle Jackson, ma è ben lontana da il 9,5 standard delle Stratocaster moderne o il 7,5 delle Fender vintage. La presenza di tasti medium jumbo comunque "compensa" (compensa è un termine improprio… ha una connotazione negativa, cosa che invece un raggio ampio di suo non ha: un raggio ampio significa maggiore comodità nei soli e nel suonare sui tasti più vicini al ponte, mentre può essere scomodo per fare accordi in prossimità del capotasto o per fare i barrè. Poiché vedo questa chitarra come orientata al segmento entry level, avrei magari visto meglio un raggio più stretto, più adatto per un chitarrista alle prime armi) questa scelta. La chitarra si lascia suonare senza sforzo.
Anche se scollegata, la chitarra suona in modo gradevole (quando si acquista una chitarra, il primo test da fare è sempre quello di provarla non attaccata ad un amplificatore, in modo da sentire come rispondono i legni. Se così non suona, difficilmente otterrete grandi risultati quando sarà collegata all'ampli ed agli effetti. Poi, ovvio… un ampli di alto livello facilmente riuscirà a coprire le mancanze dello strumento).
I pick-up sono dei brillanti Alnico V, che subito denotano il loro carattere frizzante e pulito, con un suono chiaro, quasi incredibile rispetto al costo dello strumento.
Il circuito è molto semplice e, cosa non da disprezzare, non ricalca quello della Stratocaster, anzi per certi versi va in controtendenza. Al volume è stato messo un potenziometro da 500K, che dona allo strumento un volume molto alto, forse troppo. In certe situazioni, con il volume al massimo, sembra quasi di avere un mid boost attivo. La prima volta che l'ho provata mandava quasi in saturazione l'amplificatore. Questo non è positivo se la si deve utilizzare assieme ad effetti configurati per altri strumenti.
La scelta di un 500K al volume è segno che lo strumento è pensato soprattutto per essere usato sfruttando il humbucker, a cui il condensatore da 0,022 uF da un carattere decisamente chiaro e cristallino. Questo non toglie che comunque anche i single coil abbiano un suono molto definito e piacevole, mai amorfo.
Purtroppo, anche questo strumento sconta una scelta che non apprezzo e che invece sembra piacere molto ai produttori: il circuito è stato saldato al contrario rispetto a come normalmente viene realizzato per una chitarra destra. Questo comporta che i potenziometri si comportino al contrario (senso orario per chiudere, antiorario per aprire), senza però mettere dei cap adeguati. I cap sui potenziometri sono quelli tipici di una chitarra da destra, ma che hanno poco senso rispetto a come poi effettivamente lo strumento si comporta. Opinione personale: sarebbe meglio fare il circuito "normale", uguale a quello che viene inserito su una chitarra destra.
Purtroppo, la Yamaha non è la sola ad incorrere in questo stupido errore.
In poche parole… Yamaha Pacifica 112l
Pregi: qualità ad un prezzo interessante
Difetti: ha un volume molto alto, e questo potrebbe generare problemi quando si usa effetti configurati per una uscita di portata inferiore. Inoltre, nella versione mancina, il circuito è realizzato al contrario, ma i cap sui potenziometri sono quelli della versione destra.
Eventuali modifiche consigliate:
- rifare il circuito mettendo al volume un potenziometro da 250K ed invertendo le connessioni sui potenziometri (in modo da renderli coerenti coi cap);
- Consiglio puramente estetico in questo caso: cambiare il battipenna e le cover dei pick-up, con dei prodotti neri. La Yellow Natural guadagna molto. (vedasi le foto di confronto che ho inserito qui sotto)
A chi potrebbe piacere:
- Ottima come prima chitarra (qualità nemmeno lontanamente raggiungibile per esempio dalla Squier Stratocaster). Usata spesso viene venduta a prezzi veramente ridicoli (la mia, che uso per esperimenti e prove, e' stata pagata un centinaio di euro);
- Ad un prezzo economico permette di avere una buona base per progetti custom ed esperimenti (lo dico, ehm… per esperienza diretta).
Scheda:
Produttore: Yamaha
Modello: Pacifica 112l
Corpo: Ontano 3 pezzi
Top: -
Finitura: Yellow Natural (disponibile anche Black, Old Violin Sunburst, Raspberry Red, Silver, Sonic Blue)
Manico: Acero
Tastiera: Palissandro Indiano
Taglio: flat
Tasti: 22
Raggio: 13,75
Tasti: Medium Jumbo
Costruzione: Manico Avvitato
Capotasto: plastica
Ponte: Vintage Tremolo
Controlli: Switch a 5 vie, Volume, tono
Configurazione: SSH
Prodotta in: Cina
Garanzia: Yamaha Limited Lifetime (Garanzia a vita)
Service Manual / schematica: http://www.musiciansfriend.com/derivates/25/001/433/788/DV040_PDF_Copy_AD980471-261B-49F6-AAD0-01D835E746ED.pdf