e probabilmente quella che si avvicina maggiormente alla verità: l’equilibrio. Non stava morendo prima, non sta facendo miracoli ora.
Sicuramente l’articolo del WP ha acceso una lampadina, in un mercato da troppo anni scarno di innovazione, ma soprattutto scarno di paure del fallimento, scarno di domande interne che mirino a migliorare il prodotto, a capire dove si sta andando, se va tutto bene o no. Il mercato delle chitarre elettriche è passato infatti dalla nascita, al boom, alla presunzione di esistere per sempre senza aggiustamenti, e il tutto in soli 70 anni.
Quello che alla fine conta però, è tutto il mercato, perché solo guardando l’orizzonte completo si possono davvero cogliere tutte le dinamiche. Presumiamo di avere 1000 euro da spendere in “Musica”, che facciamo? una chitarra da 1000? un nuovo amplificatore? 10 pedalini?
E così, negli ultimi anni abbiamo avuto prima il boom dei pedalini, poi dei mini-amp, poi di Kemper e similari, la digitalizzazione, il ritorno all’analogico, etc.etc. Ogni boom è alimentato da “crisi” altrove, e così crolla il mercato degli amplificatori più potenti, e ultimamente quello dei pedali in generale. Ma siamo sicuri che queste “crisi”, queste potenziali sparizioni dal mercato, siano effettivamente dei problemi, cose di cui dispiacersi, o magari sono innovazioni positive, che possono migliorare la nostra vita di musicisti, o magari quella del nostro portafoglio?
per approfondimenti:
https://finance.yahoo.com/news/american-guitar-industry-making-serious-comeback-140256910.html