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Verniciare alla nitro - Parte III: trasparente e lucidatura (aggiornato al 25 agosto 2019) Featured

IMG 9568Completiamo finalmente la guida per la realizzazione di una finitura alla nitro per il vostro strumento.

Nei precedenti articoli (clicca qui per la prima parte o clicca qui per la seconda) avevamo descritto come preparare il legno per essere verniciato ed in seguito le procedure per potergli dare la finitura che desideriamo.

In questo articolo descriveremo ora come proteggerla e renderla lucida e brillante.

Avevamo lasciato lo strumento con uno strato di trasparente lucido fatto asciugare ed indurire. Questo strato sara' la prima base su cui operare e su cui realizzare gli strati successivi.

 

TRASPARENTE

Per proteggere il legno dagli urti e dall'usura, e' necessario ricoprirlo con uno strato di nitro trasparente.

Prima di iniziare a descrivere come realizzare questo strato, e' importante precisare una cosa: lasciate perdere le stupidaggini che certi zeloti propinano: questo strato deve essere spesso. Mi capita spesso di leggere o sentire che "la finitura deve essere il piu' fine possibile, in modo da permettere al legno di respirare".

In questa frase ci sono due errori concettuali belli grossi.

1) La nitro tende ad assottigliarsi. In prima battuta durante l'asciugatura (dove si assottiglia parecchio) e poi in seguito con l'uso e l'invecchiamento. Se fate uno strato troppo sottile, in fase di asciugatura o entro poco tempo (il momento critico solitamente e' tra i 20 ed i 60 giorni) la finitura tendera' inesorabilmente a creparsi ed a rompersi. Inoltre, uno strato leggermente piu' spesso permettera' di resistere meglio agli urti (ovviamente, non all'abuso od il maltrattamento. Per quello c'e' poco da fare).

2) La nitro (e comunque qualsiasi finitura) crea uno strato isolante. Protegge il legno dagli agenti atmosferici come dall'umidita', dagli urti, da grasso e sudore umano. Ovviamente, a meno di fare uno strato non uniforme e "bucherellato", di aria da respirare non ne passa... e anche se passasse, c'e' da ricordare un particolare: IL LEGNO E' MORTO!!! Il pezzo che state verniciando e' vivo e respira quanto Ayrton Senna.

 

Quindi... lasciate perdere paturnie da puristi... fate uno strato spesso e ben fatto! Indicativamente, si dovra' arrivare a qualche decimo di millimetro di spessore (da 0.1 a 0.3mm). Per realizzarlo, procuratevi i seguenti prodotti:

- guanti in lattice e mascherina adatta alla tecnica che utilizzerete per dare il trasparente (meglio una certificata per vernici a spruzzo); Possibilmente, una tuta protettiva per verniciare;
- una spugna;
- vernice alla nitro trasparente lucida;
- carta vetrata da carrozziere grana 400, 600 e 1200;
- un blocchetto di legno per fissare la carta vetrata (vi consiglio di prenderne almeno due su cui mettere due grane diverse);
- gli strumenti adatti per verniciare (in base alla vostra scelta compressore ed aerografo, pennello, bombolette);
- un contenitore dove bagnare la carta;
- acqua;
- sapone liquido;
- stracci.

 

E' possibile usare qualsiasi tecnica (che abbiamo gia' descritto nella parte II di questa guida) preferiate per realizzare questo strato... tuttavia, per esperienza, vi consiglio quelli a spruzzo: verniciare a pennello comporta il rischio di realizzare mani piu' grasse e piu' difficili da far asciugare, oltre che meno facili da rendere omogenee e lisce.

Per la vernice nitro da usare, se scegliete di stenderla a pennello o a spruzzo, puo' andare bene anche la nitro trasparente lucida che trovate in qualsiasi colorificio, ma vi consiglio vivamente di utilizzare un prodotto specifico per strumenti musicali: spesso le vernici nitro "normali" quando si solidificano non raggiungono quel grado di durezza (senza perdere troppo in elasticita') che serve per proteggere il legno di uno strumento. In questo caso non posso che consigliarvi la nitro Classic Instrument 275 Glossy di Behlen (con la H. Almeno qui, non si parla della Rodriguez). Questo è probabilmente il prodotto migliore sul mercato, ma al momento non è disponibile in Europa. L'importatore ha chiuso i ponti con la casa madre ed è praticamente impossibile ottenere anche solo un barattolo. Io personalmente sto usando con grande soddisfazione la nitro trasparente glossy di Valresa, marchio spagnolo. La linea di riferimento è in questo caso Nitorlak.

 

Una volta recuperata la nitro e tutti gli strumenti necessari per realizzare il lucido, possiamo cominciare a realizzare questo strato.

Per farlo bastera' ogni giorno eseguire queste operazioni:

- prima di iniziare, pulire il corpo con un panno morbido, per evitare che abbia residui dei lavori precedenti o polvere;

- dal secondo giorno in poi (ovviamente questo passaggio e' da saltare il primo giorno), carteggiare prima con carta vetrata grana 400 bagnata, poi ripassare con la 600 (sempre bagnata) ed infine con la 1200 (idem a sopra), in modo da ottenere una superficie liscia e senza rilievi;

- asciugare il legno e farlo riposare una mezz'ora;

- nel frattempo, preparate la zona di lavoro: in uno spazio aerato, che non sia ne' troppo caldo (se la temperatura supera i 28-30 gradi, evitate di lavorare! A queste temperature diventa molto lenta l'asciugatura delle vernici) o troppo umido, stendete i fogli protettivi sulle superfici o per raccogliere le colate a terra. Se avete intenzione di lavorare appendendo lo strumento, verificate che il gancio o la corda siano solidi e non rischino di cedere mentre lavorate;

- indossate le protezioni;

- posizionate la parte da verniciare;

- date 3 mani di nitro trasparente lucida in modo uniforme e senza creare colate o grumi. Ogni mano deve essere fatta a distanza di 20, massimo 30 minuti dall'altra (l'obbiettivo non e' creare tre mani distinte, ma una "grossa" mano unica); se verniciate a pennello, date al massimo due mani (oltre il rischio di ottenere qualcosa di troppo grasso e quindi difficile da asciugare e' alto. In questo modo inoltre rischiate che il solvente non riesca ad evaporare o che delle bolle d'aria rimangano intrappolate nella finitura, con orridi risultati estetici);

- una volta finito di dare la terza mano, portate il corpo ad asciugare in un posto aerato ma che non sia esposto a luce diretta (soprattutto in caso verniciate d'estate, evitate di lasciare il corpo ad asciugare al sole!!! Vi trovereste la finitura piena di bolle); La cosa migliore sarebbe lasciar asciugare in un ambiente fresco e con poca umidita'; Se l'ambiente di asciugatura e' troppo umido, mescolate alla nitro un agente rallentante specifico.

 

Ripetete questa operazione per piu' giorni. Il minimo sindacale e' attorno ai 10 giorni (considerate che, carteggiando, delle tre mani date il giorno prima andate ad eliminarne quasi due). Ovviamente, senza esagerare, piu' mani si danno meglio e' (c'è chi arriva a una trentina giorni di mani).

 

Il numero di mani dipende anche dall'effetto che volete dare allo strumento... se volete un effetto "skinny", dove il lucido e' poco visibile, basteranno meno mani rispetto ad un effetto "glossy" vero e proprio (tipo quello degli strumenti Gibson, per intenderci). Per un effetto veramente glossy servirà salire almeno a una ventina di giorni di mani.

 

Una volta data l'ultima mano, e' necessario lasciare lo strumento ad asciugare. La nitro e' usata normalmente per la sua capacita' di asciugare in fretta, ma per arrivare ad una completa asciugatura impiega dai 20 ai 60 giorni. Prima di passare allo stadio successivo, vi consigliamo quindi di aspettare ALMENO 25-30 giorni. Se non aspettate il tempo indicato rischiate di avere una finitura instabile o che si segna anche solo con la pressione del pollice. Personalmente aspetto una trentina di giorni, che possono diventare quaranta per impegni di lavoro.

 

LUCIDATURA

Passati i 25-30 giorni necessari per permettere alla nitro di asciugare, e' possibile completare il lavoro lucidando lo strumento a specchio. Questa e' una operazione piuttosto semplice, ma che per essere fatta necessita di avere a disposizione alcuni utensili specifici. Senza di essi sara' quantomeno molto difficile fare un lavoro a regola d'arte.

E' fondamentale munirsi di una lucidatrice a basso numero di giri (deve essere in grado di stare sotto i 3000 giri al minuto). Io utilizzo una Kingbarney KB1400W, senza mai andare oltre la velocita' 3. Lucidatrici piu' veloci potrebbero scaldare troppo la nitro con il risultato di bruciarla e toglierla.

 

Materiale occorrente per questa fase:

- Carta vetrata da carrozziere (comunque, che sia possibile utilizzare a umido) grana 1200;
- Pasta abrasiva;
- Polish per auto (meglio sceglierne uno non troppo aggressivo/forte e meglio ancora se contenente cera di carnauba);
- Lucidatrice a velocità regolabile e BASSO NUMERO DI GIRI;
- almeno 2 platorelli, uno con spugna morbida e l'altro con la cuffia di lana d'agnello; possibilmente, scegliere platorelli piccoli, di diametro 11.5 cm;
- una piccola spatola (per esempio io uso quella di plastica che una volta si usava per modellare il DAS);
- una piccola bacinella;
- sapone liquido;
- stracci;
- prodotti per la pulizia del legno;
- una tuta per verniciare.

 

Mi raccomando: la cuffia d'agnello deve essere naturale! Non usate un prodotto sintetico: sono equivalenti che, per esperienza, creano maggiore attrito e scaldano molto di piu' la superficie, col risultato di cuocere la nitro!

 

La procedura da seguire e' la seguente:

- preparate l'ambiente. Sappiate che sporcherete e schizzerete ovunque;

- posizionate lo strumento su un piano morbido e non scivoloso;

- date una mano di carteggiatura allo strumento usando della carta da carrozziere grana 1200 bagnata; alla fine di questa operazione, eliminate i residui ed asciugatelo con perizia;

- pulitelo bene, in modo da evitare che ci siano residui di lavorazione e soprattutto di polvere;

- su esso, usando una spatolina, mescolate la pasta abrasiva e posizionate delle piccole quantita' di essa sulla superficie da lavorare. Sempre con la stessa spatolina, cercate di spalmare la pasta;

IMG 9880

- montare sulla lucidatrice il platorello con la cuffia di lana d'agnello;

- passare con la lucidatrice sulla superficie dello strumento, a velocita' non troppo alta (sulla KingBarney in questa fase uso una velocita' tra il 2 ed il 3). Applicare un po' di forza, ma non troppa (sufficiente per tenere il corpo fermo e che non scappi o si bruci). Importante: continuate ad eseguire piccoli movimenti circolari (facendo in modo che siate voi a guidare la lucidatrice, NON IL CONTRARIO) e non fermatevi mai su un punto. Eventualmente, dopo il primo passaggio, eseguitene un secondo a velocita' leggermente piu' alta (comunque, non superate la velocita' 3).

IMG 9881

- Eliminate eventuali residui ed eseguite questa operazione su tutti i lati. Consiglio: facevi aiutare da un'altra persona. Essa sara' fondamentale per fare le fasce (nel caso, come nel soggetto delle foto, si parli di un corpo di uno strumento): uno terra' in mano la lucidatrice mentre l'altro muovera' la parte da lucidare. Ovviamente, il secondo dovra' essere molto attento a non avvicinarsi troppo al platorello, per evitare di essere "lucidato" anche lui (basta un attimo per trovarsi uno strato di pelle in meno. Lo dico per... ehm... "esperienza");

- lasciate riposare lo strumento per almeno 5 minuti;

- una volta completata questa fase, la finitura dovra' risultare lucida ed uniforme. Non dovra' avere ferite, grumi, buchi o crepe. Eventualmente, ripetere l'operazione;

- pulire con molta perizia ed attenzione lo strumento, eliminando residui delle operazioni precedenti e sporco;

- sulla superficie da lavorare, spalmate una piccola quantita' di polish;

- montate sulla lucidatrice il platorello con la spugna;

- con la lucidatrice, eseguite le stesse operazioni viste in precedenza (l'unica differenza e' che ora si usera' il polish e non la pasta abrasiva). Le raccomandazioni sono le stesse: bassa velocita', fare una leggera pressione senza esagerare (altrimenti il rischio e' di scaldare la nitro e cuocerla), non fermarsi mai su un punto ma eseguire continuamente piccoli movimenti circolari. Fatevi aiutare da una seconda persona per fare le fasce o le zone difficili;

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- lasciate riposare per 5 minuti;

- eliminate eventuali residui;

- eventualmente, eseguite di nuovo l'operazione (io solitamente faccio due mani, usando due tipi di polish diversi);

- il corpo ora risultera' perfettamente liscio al tatto e lucido. Lucido a specchio o quasi, se avete eseguito alla perfezione la finitura e la lucidatura. Un risultato decisamente gradevole e bello da vedere;

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- a questo punto lo strumento e' pronto per la pulitura finale, usando il ProntoLegno od il prodotto per la pulizia che preferite.

 

Ora non resta altro che schermare le cavita' oppure passare direttamente al montaggio dello strumento!!!

Comments   

#2 giu 2014-10-26 21:27
Il termine corretto e' smalto... Servirebbe della nitro trasparente lucida... come ad esempio la Sayerlack SL-200.

Il meglio sarebbe una nitro specifica per strumenti musicali (come ad esempio la Behlen 275, ma e' altamente difficile da reperire, visto che non spedisce dagli USA)... non tutte le finiture nitro sono ideali...

Se vuoi fare un colore pieno, dovrai fare per forza un fondo pieno (nel 99% dei casi, bianco... ma potresti anche usare un fondo argento od oro se vuoi ottenere colori particolari), meglio dello stesso solvente usato per la finitura (quindi, se usi la nitro, meglio andare con un fondo nitro). Se fai una finitura sunburst o comunque trasparente, il fondo NON e' da fare.
#1 Luca 2014-10-25 13:37
ciao lefty!
sto riverniciando la mia stratocaster e questo sito mi è stato davvero molto utile, in questi giorni queste pagine scritte da te sono continuamente aperte sul mio computer!!
in sonstanza ho sverniciato e passato il turapori, ora michiedevo (scusandomi in anticipo per l'ingenuità), quando parli di vernice trasparente lucida, intendi un fono o uno smalto?
sto cercando in questo sito http://www.bricoshop.it/search.aspx?searchterms=nitro+lucida
il prodotto che mi serve per procedere ma tra finiture, fondo e smalti non ci sto capendo molto..
puoi suggerirmi il prodotto da acquistare?
per il fono va bebe un comune fondo alla nitro bianco, giusto?

grazie mille alla prossima!!!
Luca

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