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Puo' capitare di trovarsi a montare il manico preso da un altro strumento oppure, per un qualsiasi motivo, di trovarsi con il problema di avere un manico non avvitato correttamente (magari perche' inizialmente montato storto) o, peggio, che i filetti delle viti non siano piu' in grado di fare la forza necessaria per tenere i pezzi nella giusta posizione. Questa guida spieghera' come risolvere queste situazioni.

E' importante che i fori siano perfetti: un millimetro di errore e ci si ritrova un manico storto o, peggio, "mobile". Se avvitare piu' stretto non porta ad una soluzione, l'unica cosa che rimane da fare e' rifare completamente le guide in cui avvitare il manico.

IMG 0543In questo articolo, promesso tempo fa e solo ora completato, presenteremo un metodo molto semplice per finire i vostri strumenti. Una finitura che non solo permette di ottenere risultati visivamente molto gradevoli, ma che permetterà al legno di mantenere intatte le doti di elasticità e di risposta sonora alle vibrazioni, senza alterarle o senza chiuderle in un sarcofago di vernice. La Gommalacca e’ sicuramente uno dei metodi più naturali e semplici per completare uno strumento e sicuramente uno di quelli meno pericolosi per la vostra salute.

IMG 8754Questo articolo nasce da una esigenza reale: aiutare un utente alle prime armi ad essere aiutato, e quindi capire meglio cosa volesse quando chiedeva consigli per ‘un distorsore’.
‘Distorsore’ e’ un termine molto abusato e che può sembrare indicare una famiglia di effetti, che però negli anni è molto cresciuta fino a mettere assieme sonorità molto diverse… normalmente, per quanto mi riguarda, uso il termine ‘comparto distorsioni’, lasciando il termine ‘distorsore’ ad una ben specifica sottocategoria che sarà descritta in seguito.
In questo articolo quindi parleremo di questo comparto (che, volenti o nolenti, e' parte fondamentale di ogni effettiera), quello appunto delle distorsioni e di ciò che distingue una famiglia dall’altra.

Il 20 gennaio 2013 il NIC (l'organo per l'assegnazione dei domini .it) mi assegnava ufficialmente il dominio lefty.it. In quel giorno, nato da una delusione umana e lavorativa ("non ti rinnoviamo il contratto, ma puoi lavorare lo stesso gratis?"), vide la luce un'idea che avevo in testa da tempo, ovvero di mettere in un portale quindici anni di esperienza come mancino nell'ambito degli strumenti musicali a corde... quindici anni che mi hanno insegnato come superare i limiti di un mercato che offre poco (e quel poco o e' a prezzi esorbitanti o e' di mediobassa qualita'), ad arrabattarmi per migliorare quello che avevo a disposizione, a provare e riprovare possibili soluzioni ed idee per creare qualcosa di mio e personale.

 

Lefty.it e' questo. E' la sintesi della mia esperienza... esperienza nata dalle mie esigenze e sviluppate informandomi, studiando, leggendo leggendo leggendo. Esperienza che sarebbe stata impossibile senza diverse centinaia di filantropi che mi hanno dedicato tempo e condiviso la loro esperienza, direttamente o scrivendo articoli e contenuti sul web. Prendere cio' che ho imparato da loro, arricchirlo e proporlo nella stessa forma con cui ho ricevuto molto e' stato naturale. Lefty.it e' il mio piccolo ubuntu.

 

In un anno son stati pubblicati quasi un centinaio di contenuti tra tutorial, idee e recensioni. Alcuni di gran successo, altri che ne hanno riscosso meno. Non posso che ringraziare chi ha dedicato tempo a leggere questi sproloqui sperando che in essi qualcuno abbia trovato, anche per errore, una qualche idea. I lettori ed i commenti sono la benzina che spinge questo progetto ad andare avanti e continuare a svilupparsi.

Auguri Lefty.it, certo che questo non sia un punto di arrivo, ma una tappa di un percorso. Ci sono ancora tanti argomenti di cui parlare, tante idee in testa da sviluppare.

 

Let's rock!

IMG 0010Trovare strumenti mancini e’ cosa rara. Salvo qualche lodevole eccezione, l’offerta dei produttori e’ quantomeno povera, soprattutto nel segmento medio-alto. Se qualche chance di trovare un buono strumento economico esiste (anche se in quantità non paragonabile a quella dei destri), quando si vuole salire ad uno step qualitativo superiore la cosa si fa decisamente più difficile.

Per il povero mancino a questo punto si profilano poche opzioni:
- prende quello che c’e’ disponibile, magari modificandolo (di persona od affidandosi a qualcuno con competenze maggiori);
- si fa fare uno strumento su misura (da un liutaio oppure da un marchio che produca su ordinazione, come ad esempio G&L);
- lo assembla scegliendo i componenti a lui più adatti.

Questa terza opzione era stata oggetto di uno dei primi contenuti pubblicati su Lefty.it

pgm301-01L'idea di questo progetto e' nata per una esigenza pratica: degli amici mi avevano chiesto una mano per mettere a posto una Ibanez Paul Gilbert piuttosto malconcia. Aveva lo switch da sostituire ed in piu' un pickup in risonanza.

Lo switch che montava in origine era il VLX91, ovvero un elemento a 5 posizioni con 4 poli configurabili indipendentemente. Simile a quello usato per i black beauty files (la differenza e' che quello usato in quei diagrammi era rotativo, questo si muove esattamente come un selettore per Stratocaster) e' un elemento molto costoso. Poiche' non ne avevamo uno a disposizione, ho deciso di sviluppare un circuito equivalente ma senza la necessita' del VLX91.

IMG 9049Oggi si parla di un pezzo del mio cuore... uno dei primissimi effetti che abbia mai avuto. Ad essere precisi, il primo overdrive che abbia mai utilizzato, prestatomi da un amico (lo usavo per fare Creep dei Radiohead al tempo). In seguito lui si innamoro' del mio Boss Ds-1 (che e' il mio primo effetto acquistato) ed in breve lo scambio fu fatto. Correva il 1998 e da allora il Boss Os-2 e' mio fedele compagno di viaggio, anche se da un po' di tempo non fa capolino nella mia effettiera principale. Un po' per affetto, ma soprattutto per la gamma di colori che puo' regalare, non ho mai preso in considerazione nemmeno per ipotesi dell'idea di separarmene.

Il Boss Os-2 e' uno dei pedali piu' longevi della famiglia dei pedalini singoli della casa giapponese. E' praticamente sempre rimasto a catalogo da quando mi interesso di strumenti musicali elettrici ed affini... e non credo sia assolutamente un caso.

IMG 0101Da sempre Boss e' sinonimo di loop station ed e' normale, quando si vuole aggiungere al proprio arsenale un pedale in grado di campionare e gestire uno o piu' loop si guardi all'offerta dell'azienda giapponese. In questi anni pero' la concorrenza non e' stata a guardare e soprattutto Digitech e' stata in grado di offrire prodotti sempre piu' interessanti ed in grado di ritagliarsi un posto al sole.

I prodotti della linea JamMan hanno decisamente alzato l'asticella, portando la competizione su livelli piu' alti alla ricerca di feature in grado di migliorare l'offerta ed invogliare piu' musicisti a sceglierli.

IMG 0071Il Lefty.it MiniPlaymaker nasce da una mia esigenza specifica: avevo la necessità di un effect switcher che mi permettesse di attivare o disattivare una intera catena di strumenti in un colpo solo.

Avendo una catena piuttosto lunga e non del tutto immune da rumore e problemi di impedenza, desideravo un prodotto che integrasse anche dei buffer che regolassero le impedenze sia in ingresso che in uscita.

Se era possibile eventualmente trovare sul mercato degli switcher con un buffer all'ingresso, la ricerca di un prodotto che controllasse anche l'uscita e le impedenze sul send e sul return della catena non ha dato nessun esito. Forse non ho fatto una gran ricerca, ma nessun prodotto commerciale aveva le caratteristiche che cercavo.

Da questo nacque l'idea di produrre da me ciò che cercavo.

60 573Come abbiamo già avuto modo di raccontare in un precedente articolo, i pick-up per uno strumento elettrico sono l'elemento centrale, quello che fa la differenza. Un trasduttore di pregio è in grado di valorizzare e far suonare bene qualsiasi strumento, mentre uno scarso non sarà mai in grado di valorizzarne i pregi.
Di questo sono dimostrazione diversi esperimenti fatti in questi anni (vedasi appunto quanto proposto in "legni ed impatto sonoro" ed in particolare l'esperimento fatto da Luca Villani di i-spira). Se una volta si diceva "del tuo budget per il sistema hi-fi, dedicane almeno il 50% ai diffusori", allo stesso modo si può tranquillamente considerare l'idea che una bella fetta del budget a disposizione  per il tuo nuovo strumento sia da riservare ai pick-up.
La scelta quindi del trasduttore giusto, che meglio si adatta alle proprie necessità ed all'idea di suono che abbiamo in testa, deve essere quindi prioritaria.

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