La risposta a questo quesito ha sicuramente radici profonde: la mano sinistra era storicamente associata a quella del diavolo, ancora oggiinfatti al termine “sinistro” èassociato il significato di “incidente”, i bambini venivano abituati, o obbligati, a scrivere con la mano destra, indipendentemente dalla loro pulsione naturale. Alla fine della seconda guerra mondiale però certe credenze sono andate piano piano dissolvendosi, specialmente in paesi da sempre precursori di mode e costumi come gli Stati Uniti. Tale periodo corrisponde anche alla nascita della chitarra elettrica enon solo, ma soprattuttoalla nascita della produzione di massa di strumenti musicali, fino ad allora arte relegata all’artigianato. Pochi anni più tardi il rock, genere musicale da tutti associato alla chitarra, diventa una moda che dilaga in tutto il mondo occidentale, e tra quelli che ora ne consideriamo i pionieri, molti sono mancini, si pensi a Paul McCartney, Jimi Hendrix, Tommi Iommi, ed altri.
È nato quindi così il mercato degli strumenti “al contrario” ma come si è poi sviluppato? I maggiori brand produttori si sono focalizzati sulle icone del loro prodotto o su statistiche ben più ampie? La risposta è ovviamente la seconda, e, con buona pace di ogni mancino, non vi sarà mai un rapporto 1:1 tra la produzione standard e quella “alternativa”, nonostante tra i grandi nomi della musica tale proporzione potrebbe anche stare in piedi. La soluzione immediata quale poteva essere? Non fare nascere il mercato, semplice, come mai è nato il mercato delle automobili lefthanded, o delle maniglie, nonostante siano oggetti di uso quotidiano, o dei pianoforti, per rimanere in tema di strumentazione musicale.
Il mercato è però nato, e incontra quotidiane perplessità e difficoltà per chi come il sottoscritto non è stato standardizzato all’inizio della propria carriera musicale, in quanto dopo la nascita non ha mai vissuto significativi sviluppi, al punto che grossi brand come Gibson nel 2016 han deciso di chiudere completamente la produzione di chitarre (e bassi) mancine, salvo poi ripensarci nell’anno successivo; tale scelta non era però dettata da malafede o avversione al cliente mancino, ma ad un mero calcolo economico: infatti tali strumenti non sono richiesti in quantità tale da giustificarne i maggiori costi, senza contare il fatto che tali case produttrici hanno sempre più spesso i negozi come clienti, non il consumatore finale, ed il retailer compra solo ciò che è confidente di rivendere.
E voi, se si potesse tornare indietro nel tempo, a quando eravate novizi, comincereste “da destri”?
Luca Carta