Per il tempo fu un prodotto assolutamente innovativo, che fu accolto positivamente dal mercato e subito diventò la migliore amica di molti chitarristi. Rispetto ai prototipi, cambiò il battipenna e il materiale in cui era fatto il corpo: invece dell'originario Pino nero, Fender scelse di utilizzare del frassino leggero. Inoltre, rispetto al prototipo, si scelse una configurazione con un solo pick-up invece dei due originariamente posizionati. A onor del vero esistono alcuni esemplari, prodotti nel 1950, con due pick-up e denominati come "Dual Esquire".
Il corpo si prestava infatti per l'aggiunta di un secondo pick-up all'altezza della seconda ottava (lo scavo e' posizionato esattamente dove dovrebbe esserci il ventiquattresimo tasto). Non vi erano grosse differenze tra il corpo di una Esquire e quello di quella che qualche tempo dopo fu lanciata come "sorella maggiore", la Broadcaster. Vi era infatti una sola differenza, in seguito eliminata: il corpo della Esquire era leggermente più stretto (1.5 pollici contro 1.75).
Essa divenne presto una icona, il cui suono e' facilmente riconoscibile in una serie di pezzi famosissimi, facendo capolino anche sulla copertina di Born to Run di Bruce Springsteen.
La Esquire ebbe un discreto successo, che però fu minato dall'inserimento in catalogo di strumenti più economici (come la Mustang), che la portarono verso un lento declino fino al 1969, anno in cui fu tolta dalla produzione. Solo a partire dagli anni ottanta, soprattutto grazie a Fender Japan, iniziarono ad essere prodotte alcune reissue di questo strumento.
Rispetto a quello che si dice normalmente, il pick-up al manico NON e' l'unica differenza tra le circuitazioni di Esquire e Broadcaster… il circuito e' totalmente diverso.
Quello della Esquire prevede la presenza di un volume ed uno switch a tre vie che controlla i toni: in posizione #1 il potenziometro del tono e' bypassato, in modo da avere un suono più aggressivo perfetto per i soli; in posizione #2 il potenziometro del tono e' attivo; in posizione #3 il potenziometro e' bypassato, ed il tono dello strumento è controllato da una circuitazione specifica che taglia le frequenze donandogli un suono molto cupo.
Lo schema è stato realizzato a partire dalle immagini degli strumenti storici e viene riportato esattamente come veniva fatto allora, ivi compresi i centri di massa sparsi per il circuito (sarebbe opportuno modificarlo per avere un solo centro di massa).
Materiale occorrente per replicare la circuitazione:
- un pick-up single coil per Broadcaster/Telecaster al ponte (per esempio il Seymour Duncan Vintage Broadcaster Lead STL-1);
- un 3-way switch;
- tre condensatori carta-olio da 0.05 uF;
- due potenziometri logaritmici da 250k Ohm;
- una resistenza da 3.3k Ohm in carbone, 0.5W e 10% di tolleranza;
- un jack audio mono;
- cavo rivestito di tessuto;
Di seguito è riportato lo schema del circuito. Come sempre, cliccando su esso sarà possibile visualizzarne una versione di qualità maggiore.
L'immagine di copertina e' tratta dal Fender Telecaster Electric Guitar Central Forum tdpri.com (http://www.tdpri.com)