Brian desiderava una chitarra elettrica, ma il budget non era sufficiente. Con l'aiuto del padre, ingegnere, decisero di autocostruirne una. Fu un lavoro lungo 18 mesi, che portò ad uno strumento unico, la cosiddetta Special Red.
Una chitarra costruita con ciò che avevano a disposizione (per esempio il braccio del tremolo per esempio è preso da una bicicletta, le molle dalle valvole di una moto, il legno del manico da un caminetto che stava per essere smantellato). Il costo, al tempo, fu di 8 sterline. Il risultato fu uno strumento unico, non una copia di qualche prodotto commerciale famoso e, per il tempo, decisamente innovativo. Un esempio di questo è il tremolo, decisamente geniale.
Pure i pick-up, in un primo momento, furono prodotti da Harold (questo il nome del padre) e Brian, partendo dal disegno dei single coil di Leo Fender. Ovviamente, ci misero del proprio. Disegnarono un sistema che permetteva di cambiare le bobine senza dover metter mano al circuito: bastava posizionarle negli scassi ed avvitarle, che automaticamente venivano messe in comunicazione. Un sistema che permetteva di fare modifiche in modo semplice e veloce, senza bisogno di usare il saldatore.
Questi pick-up, che peraltro suonavano bene ("nice and crisp"), avevano un grosso difetto: quando Brian eseguiva un bending, emettevano uno sgradevole feedback. Per questo motivo si decise di comprare dei trasduttori prodotti da terzi. La scelta cadde sui Tri-sonic prodotti da Burns, per 9,5 sterline (ovvero più di quanto speso per il resto dello strumento).
Ovviamente, nemmeno questi prodotti passarono intonsi: Harold li riavvolse, aggiungendovi della resina.
Nemmeno l'elettronica fu prodotta secondo schemi convenzionali: il circuito prevedeva due switch a gestire ogni pick-up (disposti in serie), uno per inserire o disinserirlo (per assurdo questa soluzione permette di disattivare tutti i trasduttori), ed uno per configurarlo in fase o controfase. A valle di questo, due potenziometri per gestire volume e tono.
La possibilità di mettere in fase o controfase ogni pick-up apre la strada ad innumerevoli possibilità sonore. Mettendo i trasduttori in opposizione di fase, si ottiene un suono simile a quello degli humbucker, che cancella i tipici ronzii dei single coil. Una configurazione che Fender introdurrà con quasi 30 anni di ritardo, con la American Standard Stratocaster, per il pick-up centrale. Qui è possibile mettere in controfase qualsiasi trasduttore (e non necessariamente uno solo).
Materiale occorrente per riprodurre tale circuito:
- 3 pick-up Burns Tri-Sonic;
- 6 switch DPDT On-Off;
- 2 potenziometri 250k logaritmici;
- 1 condensatore carta-olio da 0.022 uF (si consiglia un VitaminQ Sprague);
- 1 jack audio mono;
- cavi monofase.
Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente le caratteristiche di questo storico strumento, consiglio due ottime risorse in proposito (che sono state fondamentali per la redazione di questo contenuto):
- Red Special: l'ingegneria musicale di Brian May, da accordo.it (http://chitarra.accordo.it/article.do?id=42073);
- Ok… I'll tel the true story… the history of me and Burns Tri-Sonic Pickups…, article scritto da Brian May stesso in cui racconta la genesi di Special Red e della scelta di usare i Tri-Sonic come cuore dello strumento (http://www.burnsguitars.com/brianmaytrisonicpickups.php).
Il circuito è sotto riportato. Cliccandovi sarà possibile visualizzarne una versione di qualità migliore. Rispetto alla notazione che viene usata di solito per i nostri diagrammi, stavolta abbiamo seguito la colorazione usata da Burns per indicare i poli dei propri pick-up. Abbiamo fatto questa scelta perché riteniamo che un progetto di questo tipo non possa prescindere dall'avere i Tri-Sonic al proprio interno.
Rispetto al disegno originale abbiamo scelto di inserire un centro di massa unico. Non una riproduzione totalmente fedele quindi, ma una scelta per migliorare la qualità dello strumento.
Il disegno è realizzato a partire dagli appunti di Greg Fryer, colui che revisionò lo strumento tra il 1996 e 1997.
L'immagine di copertina e' tratta dall'articolo Legendary Guitar: Brian May's Red Special su Gibson Lifestyle del 21 maggio 2009 (http://www.gibson.com/en-us/Lifestyle/ProductSpotlight/GearAndInstruments/brian-may-red-special-521/).