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Assemblare il proprio strumento Featured

IMG 5942Credo sia normale sognare di avere uno strumento unico, fatto su misura, creato sulle proprie idee e sui propri gusti. A volte questo sogno diventa una necessita', soprattutto per i mancini, che ogni giorno devono scontrarsi con una scarsissima offerta di strumenti pensati per loro… offerta che diventa ancora più scarsa quando si inizia a pensare ad un prodotto di una certa qualita'.

 

Raramente i prodotti migliori vengono prodotti anche nella versione mancina.

Un esempio numerico: la Fender, tra Fender Made in U.S.A., Made in Mexico, Made in China, Custom Shop e Squier propone circa un centinaio di modelli diversi di Stratocaster. Di queste solo 8 sono mancine, di cui nessuna della serie Artist o della serie Select. Con alcuni altri marchi l'offerta e' migliore e più varia, ma purtroppo chi veramente raro trovare un prodotto mancino che non sia di qualità media o medio-bassa.

Scegliere tra il materiale disponibile (sempre che si riesca a reperirlo), affidarsi ad un liutaio sono spesso le uniche soluzioni percorribili.

Assemblare il proprio strumento può essere una valida alternativa. L'idea e' quella di comprare le varie parti e unirle insieme per formare la propria ascia da battaglia.
Questo può essere un percorso lungo e tortuoso, in cui alcune parti vengono sostituite più e più volte, alla ricerca del suono perfetto o seguendo nuove idee. Per esempio, la mia Stratocaster, "EB", e' un lungo percorso iniziato nel 2002 e forse non ancora terminato (per esempio, se trovassi un manico di una Stratocaster Clapton Signature ad un prezzo interessante, non ci penserei due volte a sostituirlo).

Come accennato nel paragrafo precedente, ho una certa esperienza in proposito, e credo di poter dare qualche consiglio generale a chiunque stia valutando di intraprendere un percorso simile

La prima cosa che credo sia importante e' avere le idee chiare. E' facile dire "voglio uno strumento che sia plasmato su di me". Anche chi non ha mai preso in mano una chitarra in vita sua può sognare la propria signature… meno facile e' districarsi tra le varianti possibili per ogni singolo componente.
Un esempio semplicissimo: il manico.
La chitarra deve avere un manico, questo e' chiaro… ma fatto in che materiale? E la tastiera in che materiale deve essere e quale raggio? Che profilo deve avere? La finitura deve essere satinata o lucida? I tasti che dimensione devono avere? Quanti tasti? Taglio "normale" o di quarto? Che meccaniche deve ospitare?
Ognuna delle domande che ho appena posto può causare una forte variazione… se non di suono, sicuramente nel feeling col proprio strumento.

DSCF6264Per capire e dare una risposta a tutte queste domande ci sono diversi modi, tutti validi e nessuno esclude l'altro… anzi, credo che una commistione tra di essi sia la soluzione migliore. In primis e' fondamentale capire se' stessi e in particolare cosa piace avere tra le mani e sotto le dita, che suono si vuole ottenere e quali componenti meglio assecondano questi desideri… questo e' ottenibile provando il numero maggiore possibile di strumenti, cercando di capirli e provando a capirne le potenzialità e soprattutto quali componenti concorrano a dare ad ognuno di essi quel peculiare suono, sia in negativo che in positivo. A questo e' opportuno sempre affiancare l'esperienza altrui, chiedendo a chiunque reputiate possa condividere le proprie idee e le proprie conoscenze, sia in forma diretta che in forma scritta. Online c'e' una quantità di informazioni interessanti (spesso fruibili gratuitamente) e molto utili per approfondire la propria conoscenza… persone che, come sto facendo io ora, scrivono articoli, guide o approfondimenti, oppure siti commerciali (per esempio il sito dei fratelli Warmoth o di Frudua e' una miniera di informazioni utilissime), oppure che per esempio pubblicano su youtube dei demo o dei tutorial. Leftypedia ha appunto come scopo quello di condividere la conoscenza che abbiamo accumulato e renderla fruibile e riutilizzabile. Fortunatamente, non e' la sola risorsa disponibile.

Un'altra tappa importante nel percorso che porterà allo strumento dei propri sogni e' quello di fare una attenta autovalutazione delle proprie risorse a disposizione, cercando di rendersi chiaro ciò che si e' in grado di fare, ciò che si potrebbe fare e ciò che invece e' meglio che faccia qualcun altro.IMG 8636
Credo che l'idea di prendere dei pezzi di legno (ovviamente pregiato, ci mancherebbe! I sogni son sogni) e come dei novelli Michelangeli trasformarlo nel proprio capolavoro credo sia qualcosa di molto eccitante e esaltante… pero' credo sia meglio evitare di metterlo in atto, se non si ha una certa esperienza nel lavorare il legno e nello stendere le vernici. Dopotutto, credo che le dita siano LEGGERMENTE importanti (oltre al fatto che il risultato finale potrebbe essere non proprio eccezionale).
Onestamente, sapendo di non avere abbastanza esperienza come falegname, non mi metterei mai a creare da me il manico della mia chitarra.

Altro punto importante e' il budget. Sia chiaro fin da subito che assemblare una chitarra invece di comprarla già costruita non e' un modo di spendere meno, anzi spesso è il contrario (per esempio, con quello che negli anni ho speso per la "mia" EB, avrei comprato una Strato americana e mezza). Certo, il costo del progetto può essere diluito nel tempo, ma sicuramente il risultato non è quello di spendere meno.
E' fondamentale quindi porsi un budget, un tetto massimo di spesa (almeno per il momento. Per future migliorie se ne parlerà al momento opportuno, ovviamente), in cui devono confluire TUTTE LE VOCI DI COSTO che concorreranno alla realizzazione dello strumento, ivi compresi quindi tutti i componenti necessari e l'eventuale manodopera di chi provvederà a colmare le nostre lacune. Per esempio, se non hai esperienza come saldatore e non hai un minimo di cognizioni di elettrotecnica, forse e' meglio che il circuito lo realizzi qualcuno più bravo. Inoltre, se acquistate alcune parti fuori dall'Unione Europea, mettete in conto un 25% tra IVA e dazi doganali.
Importante che il budget sia speso in maniera proporzionale tra tutti i componenti dello strumento… sarebbe un peccato spendere centinaia di euro per i pick-up e poi mettere un condensatore ceramico che costa poco (qualche centesimo di Euro) ed ha una resa ancora minore… oppure acquistare un corpo in legno pregiato e molto risonante, da accoppiare con un ponte economico che taglia il sustain… sarebbe davvero un peccato! Componenti di qualità chiamano altri componenti di qualità.

Ah, nel fare la lista della spesa e' importante evitare le incompatibilità. Per esempio, un corpo pensato per un ponte Fender vintage non potrà mai ospitare un Tune-o-matic, un ponte Fender moderno o un Floyd Rose… almeno, non senza massivi interventi!
Altro esempio: se vuoi un manico a 24 tasti, dovrai acquistare anche un corpo che sia pensato appositamente per esso, oppure come minimo rinunciare all'idea di installare il pick-up al manico!
Stesso discourso per i pick-up… sul corpo di un Jazz Bass non e' possibile installare il pick-up di uno Sting-Ray. Il corpo DEVE essere compatibile con i componenti che si intende inserire.

Arrivati a questo punto, dovreste avere già una idea abbastanza precisa dei componenti che vi servono per realizzare il vostro strumento. La domanda e' semplice: dove reperirli?

Per i legni, se non si e' dei liutai qualificati e competenti, e' opportuno mettersi nelle mani di terzi. In questo caso la scelta e' tra affidarsi a qualche liutaio più o meno famoso o pubblicizzato sulla rete, oppure se comprare il corpo di qualche strumento dismesso o sostituito.
Nel primo caso, ci sono molte possibilità di scelta, passando per liutai famosi, famosissimi, molto pubblicizzati oppure bravi ma sconosciuti.
Se devo dare un consiglio in questo, ci sono due possibili soluzioni, entrambe molto conosciute: affidando la realizzazione dei legni ai fratelli Warmoth (http://www.warmoth.com) sicuramente si va sul sicuro. Oltre alle referenze, sicuramente a loro vantaggio gioca l'idea di aver realizzato uno strumento online che permette di autoconfigurarsi il proprio body o il proprio manico in totale autonomia, scegliendo tra le varie opzioni e avendo subito un'idea di quanto possa costare il risultato finale. In Italia un servizio simile e' fatto da Gianand (http://www.gianand.com), che a sua volta mette a disposizione uno strumento di autoconfigurazione simile. In questo caso non ho esperienza diretta ne' conosco qualcuno che abbia acquistato da lui.IMG 8699

Nel secondo caso, il mercato delle parti e dell'usato può esserci d'aiuto. Di solito, per migliorare, ricostruire od assemblare uno strumento, scelgo questa via.

Ovviamente, la creazione del proprio strumento non deve scendere a troppi compromessi (il budget è già un compromesso incombente), quindi se non siete fan dell'usato o del riutilizzo, evitate questa scelta. Meglio non spendere, piuttosto di spendere senza essere convinti. Conosco molta gente che difficilmente acquisterebbe materiale usato, per cui non mi stupirei se qualche lettore di questo articolo storcesse il naso.
Segnalo che esistono venditori specializzati nello smontare strumenti musicali e rivenderli in parti, molto seri sia dal punto di vista professionale che nel descrivere in maniera precisa il prodotto venduto, sia per quanto riguarda i pregi che i difetti.
La mia esperienza con i componenti usati e' finora (tocchiamoci) sempre stata positiva… a volte e' fortuna (per esempio qualche tempo fa ho acquistato un Seymour Duncan Jb-4 da un privato. Lo cambiava non perché suonasse male, ma semplicemente perché era nero mentre lui, per un fattore puramente estetico, avrebbe preferito averlo bianco. Nessun difetto, nessun problema… semplicemente, non gli piaceva di quel colore e dopo anni aveva deciso di sostituirlo), altre volte e' valutare tutte le opzioni possibili e spendere tempo per capire quale sia quella effettivamente da seguire. Ebay o mercatinomusicale.com possono essere ottime risorse, se usate con attenzione e pazienza.

Ecco, pazienza… finora non l'ho menzionata. La pazienza e', qualunque strada abbiate scelto per realizzare questo sogno, un elemento fondamentale. A volte per reperire tutte le parti necessarie (soprattutto se si sceglie di farle produrre ad un liutaio) può essere un processo lungo e impiegare molto tempo (anche perché di materiale mancino in giro disponibile ce n'e' poco poco). E' importante essere consci da subito che potrebbero passare mesi prima di poter avere tra le mani l'agognato strumento dei propri sogni… ed e' ancora più importante essere consci che questo potrebbe essere solo il primo passo, che magari questo primo risultato vi potrebbe aprire nuove vie o darvi nuove idee (per esempio, come e' successo a me, partite con l'idea di un circuito e poi, provando, scoprite che magari il condensatore consigliato dal produttore rende il suono troppo cupo e ne preferite uno "più brillante").

Questi credo siano i principali consigli che posso darvi, senza scendere troppo nello specifico e nel tecnico. Per qualsiasi ulteriore domanda o consiglio, potete contattarmi tramite email all'indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. Sarò ben lieto di aiutarvi.

Per rendere piu' chiari i costi ed i tempi necessari per realizzare uno strumento in questo modo, abbiamo deciso di raccontare il tutto attraverso un esempio pratico.

Have a nice day!

 

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